Centro di Fertilità, come poter scegliere quello migliore.
Se il Centro di Fertilità sarà chi dovrà aiutarti a realizzare il tuo desiderio di formare una famiglia, dovrai scegliere quello giusto.
Ma qual’è il Centro di Fertilità adeguato? Questa è la domanda che più assilla chi deve affrontare un trattamento di Procreazione Assistita. In questo articolo voglio dare delle indicazioni su come fare la scelta adeguata.
Nessun Centro di Fertilità può garantire il risultato
Facciamo una premessa, nessun Centro di Fertilità può garantire il risultato, la gravidanza è multifattoriale: qualità dell’embrione, qualità e struttura endometriale, anatomia dell’utero, fattori esterni come stress e stile di vita, tutto può influire sul risultato di un trattamento. È per questo motivo che, a priori, nessun Centro di Fertilità può garantire il risultato del trattamento. Detto questo, possiamo valutare degli elementi che un Centro di Fertilità deve garantire affinché si abbiano ottime possibilità di avere un risultato positivo.
Primo contatto con il Centro di Fertilità
Nel momento in cui decidiamo d’intraprendere un Trattamento di Fertilità, perché dopo vari tentativi non siamo riuscite a rimanere incinte naturalmente o perché il nostro medico ci ha consigliato di non continuare a perdere tempo, ed effettuare una Fecondazione assistita il prima possibile, la prima cosa da fare è cercare un centro che possa seguirci nel nostro cammino.
Dopo aver cercato su internet e fatte le dovute verifiche, bisogna contattare il centro telefonicamente. La voce dall’altro lato del telefono ci trasmetterà fiducia o meno. Chi lavora in un Centro di Fertilità sa già che la persona che chiama per avere delle informazioni, è una persona che sta disperatamente cercando di realizzare un desiderio, che la natura le ha negato. Deve quindi accogliere la nostra chiamata con disponibilità, dolcezza e serietà. Nel momento in cui la persona dall’altro lato del telefono ha sentito la nostra storia clinica, dovrà farci delle domande per cercare di capire il più possibile e poterci dare le informazioni adeguate. Molti centri di fertilità offrono delle prime visite gratuite con un medico anche a distanza, richiederne subito una. Può essere fatta per telefono o per Skype.
Cosa fare prima di effettuare una prima visita in un Centro di PMA
La coordinatrice del Centro di Fertilità che ci ha offerto di fare una prima visita con un medico del centro, ha tutte le intenzioni di fare in modo che diventiamo suoi pazienti. E allora che si guadagni la nostra fiducia. Innanzitutto ci deve richiedere la documentazione necessaria per poter analizzare i nostri dati: una scheda medica con i nostri dati personali e l’autorizzazione per il trattamento dei dati personali, sono i due documenti fondamentali per poter aprire un iter presso un Centro di Fertilità. Nel momento in cui avremo inviato i nostri dati e avremo fissato l’appuntamento telefonico, o via Skype, dovremo essere pronti a rispondere alle domande che ci verranno poste. Rivediamo quindi il nostro percorso, riprendiamo in mano i referti dei cicli precedenti, conoscere la nostra anamnesi sarà fondamentale per una diagnosi dettagliata e completa: prima mestruazione, durata e frequenza del ciclo, da quanto tempo stiamo cercando la gravidanza, eventuali interventi chirurgici, eventuale stimolazione effettuata precedentemente, numero di ovociti ottenuti, numero di ovociti fecondati, giorno del transfer e numero di embrioni trasferiti, sono solo alcune delle risposte che dovremo saper dare nel momento in cui il medico ci farà le domande. Una volta fatto un breve riassunto per rispondere alle domande del medico, saremo noi a sottoporre le nostre domande. Fare una lista di tutto ciò che vorremmo chiedere.
La prima visita in un Clinica di Fertilità
La durata minima di una prima visita presso un centro di fertilità, tanto se presenziale che a distanza dev’essere di almeno quaranta minuti. Il medico dovrà essere cosciente che noi stiamo per affidargli il nostro sogno e deve fare il possibile per aiutarci a realizzarlo. L’accoglienza con un sorriso e una stretta di mano (se si tratta di una visita presenziale) è fondamentale per sentirci subito a nostro agio. Quello sarà il nostro Centro di Fertilità, il medico e la coordinatrice saranno le voci oltre quel filo e, per i prossimi successivi, abbiamo bisogno che siano gentili e disponibili come il primo giorno. Il nostro sesto senso ci aiuterà a capire se sarà così fin dal primo incontro. In nessun momento ci sentiremo inopportuni, in nessun momento dovremo avere la sensazione di star facendo una domanda stupida (noi siamo gli alunni, loro gli insegnanti che devono ampliare le nostre conoscenze), in nessun momento dovremo sentire che quella risposta doveva essere scontata.
Nel momento in cui avremo avuto questo primo contatto e ci siamo sentiti ben accolti, i nostri dubbi sono stati risolti e sappiamo che quello è il nostro Centro di Fertilità, possiamo prendere accordi con la coordinatrice per l’invio degli esami effettuati o da effettuare e concordare un secondo appuntamento.
Cosa pretendere durante il secondo appuntamento
Nel momento in cui avremo effettuato gli esami di base, ci metteremo nuovamente in contatto con il Centro di Fertilità. Il medico ne prenderà visione e ci darà un protocollo personalizzato. Il corpo umano è unico, risponde a sua maniera agli input esterni, nessun protocollo può essere generalizzato.
Chiarezza
Fin dal primo momento dobbiamo sapere a cosa andiamo incontro. Tanto se si tratta di un trattamento di Fecondazione in vitro che di Ricezione di ovociti, abbiamo tutto il diritto di sapere come sarà il nostro percorso. Richiedere quindi chiarezza tanto dal punto di vista medico che economico:
- Fecondazione ovociti: tutti gli ovociti che verranno prelevati o ricevuti dovranno essere microiniettati in fresco con il seme del nostro compagno (o del donatore, nel caso in cui si necessiti).
- Sviluppo embrioni: il giorno dopo la fecondazione il centro dovrà contattarci per comunicarci il numero di ovociti fecondati. Il secondo giorno dovremo sapere quanti embrioni abbiamo e decidere quindi se effettuare un transfer allo stadio embrionale o allo stadio di blastocisti. Se abbiamo tanti embrioni, la cosa migliore è quella di effettuare un transfer allo stadio di blastocisti in modo da fare una migliore selezione embrionale.Nei casi di bassa qualità, viene indicato andare ugualmente a blastocisti, se sopravvivono le nostre possibilità di una gravidanza sono alte.
- Congelazione embrioni: i biologi decideranno in base alla qualità degli embrioni se è il caso di congelarli oppure no. Non vale la pena congelare degli embrioni che poi, probabilmente, non sopravviverebbero allo scongelamento.
- Aspetto economico: pretendere un preventivo chiuso, fin dal primo momento dovrete sapere i costi che andrete a sostenere, nessun costo aggiuntivo improvviso. La serietà del Centro di Fertilità dipende anche da questo.
Se pensate che questo articolo possa essere di aiuto, vi invito a condividerlo in modo che tutti possano fare la scelta giusta prima d’intraprendere un trattamento di Fecondazione assistita in un Centro di Fertilità.
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