Transfer allo stadio embrionale o a blastocisti.

Quando si effettua un trattamento di fertilità, è importante conoscere la differenza di un transfer allo stadio embrionale o a blastocisti.
La prima domanda che ci viene in mente è: le percentuali di successo sono più alte con il transfer allo stadio embrionale o a blastocisti? Cominciamo vedendo la differenza principale. Quando parliamo di transfer allo stadio embrionale, ci riferiamo a un transfer effettuato al terzo giorno di sviluppo, mentre la blastocisti è un embrione che ha raggiunto il 5º giorno di sviluppo e che è quindi pronta per essere impiantata in utero.
Fase previa al transfer embrionale
Il giorno del pick up, considerato giorno 0, gli ovociti maturi ottenuti dalla paziente o dalla donatrice, a seconda che si tratti di un trattamento di Fecondazione in Vitro o di Ricezione Ovocitaria, vengono fecondati in laboratorio tramite la tecnica ICSI. In questo momento è ancora presto per decidere se è meglio effettuare un transfer allo stadio embrionale o a blastocisti. Ma cerchiamo di capirne di più…
Una volta fecondati, gli embrioni vengono inseriti nell’incubatrice e giorno dopo giorno i biologi ne osservano lo sviluppo. Molte cliniche, per garantire un ambiente di sviluppo stabile, danno la possibilità di utilizzare l’EmbryoScope.
Cos’è l’EmbryoScope e come funziona?
L’EmbryoScope è un’incubatrice di ultima generazione che grazie a una telecamera incorporata permette di osservare gli embrioni 24 ore su 24 senza che questi debbano essere sottoposti a stress di luce e temperatura. Grazie alla tecnica del time lapse, l’embrione viene ripreso minuto per minuto, in questo modo i biologi possono osservare quelle che ha fatto la divisione cellulare nel momento più adeguato e stilare una classifica. L’utilizzo dell’EmbryoScope aumenta le percentuali di sviluppo allo stadio di blastocisti ed è quindi indicato a tutti i pazienti che si sottopongono a un trattamento di Fecondazione Assistita.
Cosa avviene durante lo sviluppo embrionale?
Il giorno seguente al pick up ovocitario, i biologi possono già vedere quanti embrioni sono stati fecondati. In questa fase dello sviluppo embrionale possiamo solo vedere il numero degli embrioni fecondati, ma non è ancora possibile stabilire il giorno del transfer. È solo al secondo giorno dello sviluppo embrionale che i biologi possono fare una classificazione degli embrioni e stabilire quindi se il transfer dev’essere fatto al terzo giorno o al quinto giorno di sviluppo. Detta valutazione si realizza fondamentalmente seguendo dei criteri morfologici, numero di cellule, grado di frammentazione, ecc.
Durante lo sviluppo in laboratorio, gli embrioni si dividono in cellule e, a seconda del numero di cellule che compongono i vari embrioni, questi vengono classificati in varie categorie che vanno alla A alla D. Gli embrioni di qualità A hanno un’alta percentuale di impianto mentre gli embrioni di qualità D hanno una percentuale d’impianto molto bassa e solitamente non proseguono il loro sviluppo. Nella zona intermedia, esistono embrioni di qualità B e C con buon potenziale d’impianto.
È più conveniente effettuare il transfer allo stadio embrionale o a blastocisti?
A seconda del numero di embrioni vitali che abbiamo ancora al secondo giorno e della loro qualità, i biologi decidono quando effettuare il transfer. Se al secondo giorno abbiamo ancora un numero elevato di embrioni di buona qualità, i biologi decidono di mantenerli in laboratorio almeno per altri 3 giorni, perché è solo a partire dal 3º giorno che si vede come il fattore maschile sta interferendo nello sviluppo. Gli embrioni di ottima qualità arriveranno fino al quinto giorno e potranno quindi essere trasferiti allo stadio di blastocisti.
È quindi preferibile effettuare il transfer allo stadio embrionale o a blastocisti? Se teniamo in conto che un embrione che non arriva a blastocisti non si sarebbe comunque impiantato, la tendenza attuale delle migliori cliniche di fertilità è quella di effettuare sempre il transfer allo stadio di blastocisti.
Solitamente viene trasferito uno o al massimo 2 embrioni in fresco, nel caso in cui ci siano altri embrioni di buona qualità, questi possono essere congelati per un secondo tentativo, se il primo va male, o per una seconda gravidanza.
Diagnosi Genetica Preimpianto
Come dicevamo, la valutazione embrionale che i biologi fanno in laboratorio è solo a livello morfologico. La classificazione degli embrioni dipende dalla loro morfologia, dal grado di frammentazione, ma è solo attraverso la Diagnosi Genetica Preimpianto che si può stabilire se un embrione è veramente sano. La DGP può essere fatta al terzo o al quinto giorno di sviluppo embrionale. Solitamente si preferisce farla al quinto giorno e congelare gli embrioni per trasferirli in differito dopo aver ottenuto il risultato dell’analisi.
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