Le donatrici di ovociti in Spagna, cosa sappiamo?

Sapere chi sono le donatrici di ovociti, può aiutarci a non avere paura nel momento in cui dobbiamo affrontare un trattamento Ricezione Ovocitaria?
Prima di approfondire il tema, dobbiamo sapere una cosa che è certa: le donatrici di ovociti sono le persone che con il loro altruismo ci aiuteranno a realizzare il nostro sogno.
A questo punto però è anche corretto fare una premessa: quasi sempre quando ci si accinge ad affrontare un trattamento di fertilità, il cammino da percorrere diventa difficile, a volte addirittura tortuoso. La decisione non è mai facile da prendere, e lo diventa ancora meno quando dall’altro lato ci viene detto che non possiamo più fare il trattamento con i nostri ovuli, ma che abbiamo bisogno di una Ovodonazione.
Cosa dice la Ley 14/2006 sulla donazione di ovociti in Spagna.
La donazione di ovociti in Spagna è regolata dalla Ley 14/2006 che stabilisce le seguenti condizioni:
- Le donatrici di ovociti devono avere un’età compresa tra i 18 e i 35 anni. In quanto è più probabile che oltre i 35 anni gli ovuli presentino aneuploidie (numero incorretto di cromosomi), cosa che compromette la fertilità della donna e diminuisce la percentuale di successo. Questo non significa che a partire dai 35 anni la donna sia sterile o non possa rimanere incinta con i propri ovociti. Semplicemente vuol dire che la riserva ovarica comincia a diminuire al di sopra dei 35 anni.
- Le donatrici di ovociti devono avere piena capacità di agire.
- Le donatrici di ovociti devono godere di buono stato di salute psicofisico: devono compiere alcuni requisiti medici e psicologici. Non devono essere portatrici di malattie genetiche o infettive che potrebbero essere trasmesse alla prole, devono essere psicologicamente atte ad affrontare questo trattamento.
- Le donatrici di ovociti devono esprimere il loro consenso all’anonimato così come stabilito dal consenso informato. Quindi l’identità della donatrice deve rimanere tra la documentazione confidenziale della clinica in cui verranno dati gli ovociti. La ricevente, può ricevere informazioni sul fenotipo della donatrice, l’età e il gruppo sanguigno, ma mai sulla sua identità.
I 5 requisiti medici che le donatrici di ovociti devono rispettare
Le donatrici di ovociti devono compiere alcuni requisiti medici per poter sottoporsi alla donazione:
- Anamnesi: le coordinatrici del centro di fertilità effettuano un’intervista personale in cui raccolgono dati medici, antecedenti familiari, ecc… e spiegano alla donatrice in cosa consiste il trattamento a cui si sottoporrà.
- Consulenza psicologica: la potenziale donatrice viene sottoposta a una serie di prove psicologiche e un colloquio con uno psicologo specializzato in Riproduzione assistita per comprovare che sia emozionalmente pronta per donare i suoi ovuli.
- Visita ginecologica completa: (ecografia vaginale, pap-test, tampone…) per essere sicuri che abbia una buona riserva ovarica e che l’apparato riproduttivo sia perfettamente sano.
- Esami del sangue generali: (emocromo, coagulazione, biochimica clinica) per verificare che può sottoporsi al trattamento ormonale e conseguente anestesia. Con gli esami del sangue viene anche accertato il gruppo sanguigno e fattore RH.
- Sierologie complete: per scartare infezioni o malattie a trasmissione sessuale come HIV, Epatiti, Sifilide…
- Studio del cariotipo: per confermare che non sia portatrice di alterazioni cromosomiche.
È importante che la donatrice di ovociti sia cosciente del fatto che una volta ceduti gli ovuli, non ha più alcun diritto sul suo materiale genetico, per questo motivo i requisiti richiesti alla donatrice non fanno riferimento solo allo stato di salute fisico, ma anche allo stato emotivo.
Chi sono in realtà le donatrici di ovociti?
Oltre a conoscere i requisiti medici che vengono richiesti alle donatrici di ovociti, è importante parlare anche della loro vera identità. La paziente che riceve ovociti ha il diritto di saperne di più sulla donna che, con un gesto di altruismo, le permetterà di diventare madre.
Le 4 domande essenziali per conoscere meglio chi ci aiuterà a diventare madre.
- Chi sono le donatrici di ovociti e perché hanno deciso di donare i loro ovuli?
- Cosa fanno nella loro quotidianità?
- In cosa consiste il trattamento di donazione di ovociti?
- Quali sono i diritti sul nascituro?
- La maggior parte delle donatrici di ovociti sono studentesse universitarie, che utilizzano il compenso che viene loro riconosciuto per poter avere un’indipendenza economica o per fare una vacanza studio all’estero. Tra le donatrici di ovociti ci sono però anche ragazze già laureate o che hanno già un impiego e decidono di fare un gesto di altruismo donando i loro ovuli. In Spagna la donazione di ovociti viene ormai effettuata da così tanti anni che l’atto di donare i propri ovuli è insito nella loro cultura.
- Come dicevamo, le donatrici di ovociti possono essere studentesse o ragazze che hanno già un lavoro. La loro vita quotidiana è quindi uguale a quella di ognuno di noi: esami universitari, impegni lavorativi, sport, impegni familiari, vacanze ecc… Oltre a questi impegni, hanno anche un ulteriore obbligo nei confronti della paziente e della clinica di fertilità, dove si devono recare ogni due giorni per poter effettuare i monitoraggi. Il compenso economico che viene riconosciuto alle donatrici di ovociti è una sorta di rimborso spese: le ragazze per poter sottoporsi ai controlli ecografici devono accudire alla clinica affrontando quindi il costo dei viaggi (tanto se hanno mezzo privato che se devono prendere i mezzi pubblici).
- Il trattamento di Donazione di ovociticonsiste in un trattamento di stimolazione ovarica con l’obiettivo di ottenere un numero adeguato di ovociti maturi, che possano essere fecondati con il seme del partner o di un donatore. Al secondo giorno del ciclo mestruale, la donatrice si recherà in clinica per effettuare un’ecografia e cominciare a iniettarsi gli ormoni per stimolare la crescita dei follicoli. Quando il numero e la quantità deifollicolisaranno adeguati, si procederà con ilpick upovocitarioe la microiniezione degli stessi con il seme del partner o del donatore. La donatrice si recherà in clinica cinque giorni dopo la prima iniezione ormonale per effettuare l’ecografia, dopodiché dovrà recarsi in clinica ogni due giorni fino al momento in cui non verrà stabilito il pick up ovarico. Dovendosi effettuare con anestesia totale, il giorno del pick up ovocitario viene richiesto alle donatrici di recarsi in clinica accompagnate da un familiare o un’amica. Una settimana dopo il pick up, la donatrice dovrà nuovamente recarsi in clinica per effettuare un controllo post pick up.
- In Spagna la donazione di ovociti è totalmente anonima. Né la ricevente, né la donatrice potranno mai conoscere l’identità l’una dell’altra. Esiste comunque la possibilità di rintracciare la donatrice, nel momento in cui il nascituro dovesse presentare un problema di salute che potrebbe essere associato a un fattore genetico dovuto ai gameti femminili. La donatrice non ha alcun diritto legale sul nascituro.
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