Blastocisti e i rischi di gravidanza gemellare

LA BLASTOCISTI E I RISCHI DI GRAVIDANZA GEMELLARE

Il transfer al quinto giorno di sviluppo embrionale, e quindi allo stadio di blastocisti, consente di avere maggiori informazioni sugli embrioni.

Lo sviluppo a blastocisti permette di scegliere il migliore embrione da trasferire, aumentando così le possibilità di gravidanza in un trattamento di Fecondazione in vitro.

Attraverso l’ICSI le percentuali di Fecondazione embrionale sono circa dell’80%, naturalmente la capacità di fecondazione dipende tanto dalla qualità dell’ovocita che dalla qualità dello spermatozoo. Le percentuali di sviluppo allo stadio di blastocisti dipendono da vari fattori.

Dal momento in cui avviene la fecondazione, l’embrione comincia una fase di sviluppo in cui si ha una divisione cellulare iniziale, fino al raggiungimento di una massa compatta al quinto giorno di sviluppo embrionale, allo stadio di blastocisti.

Capacità d’impianto della blastocisti

Quando parliamo di biologia sappiamo a priori che stiamo parlando di una scienza incerta in cui nessun dato è scontato. Ogni centro di fertilità può presentare i dati delle percentuali d’impianto alla SEF (Società Spagnola di Fertilità), in maniera del tutto volontaria.

Le percentuali d’impianto di un embrione allo stadio di blastocisti, in un trattamento di Ricezione ovocitaria, si aggirano intorno al 63-65%. Il transfer al terzo giorno di sviluppo embrionale, ormai non viene quasi più effettuato. La blastocisti infatti, garantisce al paziente la possibilità di trasferire un embrione di cui si hanno maggiori informazioni. Anche se l’ambiente di sviluppo in laboratorio, nonostante l’utilizzo dell’Embryoscope, non è mai uguale all’ambiente proprio dell’utero materno, lo sviluppo allo stadio di blastocisti permette comunque di fare una migliore selezione embrionale. Sologli embrioni con alte possibilità d’impianto riescano a raggiungere il quinto o sesto giorno di sviluppo.

La classificazione della blastocisti è sempre e comunque una classificazione morfologica, per poter avere la certezza di trasferire un embrione euploide è necessario effettuare la Diagnosi Genetica Preimpianto che, riduce (ma non annulla al 100%) il rischio di trasferire un embrione con malformazioni cromosomiche.

Blastocisti e gravidanza gemellare, dare la giusta informazione ai pazienti

Se la capacità d’impianto di un embrione allo stadio di blastocisti è elevata, il transfer di 2 blastocisti aumenta il rischio di gravidanza gemellare. Quando una coppia effettua un trattamento di Ricezione ovocitaria, deve sapere che le percentuali di gravidanza sono date, per l’80%, dall’età delle donatrici di ovociti, ragazze tra i 19 e i 30 anni. Nella maggior parte dei casi, il percorso della coppia è stato talmente travagliato che l’illusione di avere una gravidanza gemellare è molto più forte del rischio che questa può comportare.

Tutte le coppie, nel momento in cui decidono di effettuare il trattamento, firmano un consenso informato in cui indicano il numero massimo di embrioni che desiderano trasferire. Naturalmente il consenso informato viene firmato a inizio trattamento, quando ancora non si conosce il numero e la qualità degli embrioni che arriveranno a blastocisti.

Cosa avviene il giorno del transfer ?

Il giorno del transfer, quando si è già al quinto giorno di sviluppo embrionale, il medico e il biologo, insieme alla coordinatrice di madrelingua (nel caso in cui fosse necessario) indicano ai pazienti il numero di embrioni che sono arrivati allo stadio di blastocisti e la loro qualità, consigliando il transfer di uno o due blastocisti massimo, a seconda della qualità degli stessi, dell’età della donna ecc. Prima di passare in sala operatoria, il paziente firmerà un ulteriore consenso (interno alla clinica) in cui ribadisce la volontà di trasferire uno o due embrioni.

L’obbligo di tutte le cliniche di fertilità è quello d’informare i pazienti sul trattamento da loro effettuato, consigliando sempre di procedere nella maniera più cauta, per evitare di correre rischi. Chiaramente, ad avere l’ultima parola sono sempre i pazienti che, dopo aver ricevuto la giusta informazione, hanno il diritto di scegliere se trasferire uno o due blastocisti.

Se pensi che questo articolo possa essere di aiuto, ti invito a condividerlo perché tutti i pazienti possano sapere che il rischio di gravidanza gemellare nel trasferire due embrioni allo stadio di blastocisti è alto.

Angela Arlotta

arlotta.angela@gmail.com

Sono Angela Arlotta, Fertility coach con oltre 11 anni di esperienza in trattamenti di Procreazione assistita. Molti pazienti mi considerano il loro "angelo" per averli sempre seguiti con amore. Io mi considero semplicemente una persona che con umiltà e dedizione prende a cuore ogni caso e lo trasforma nella sua più grande missione: dare un appoggio scientifico ed emotivo a tutti i pazienti che devono effettuare un trattamento di PMA.

2 Commenti
  • Marzo 10, 2018

    Quando ci siamo conosciuti,io e il mio compagno,lui aveva tanti sogni,tra cui quello di diventare padre,io non riuscivo ad amarlo,perché mi sentivo una donna a metà …
    Sono nata così,infertile,da i 16 anni in avanti tutti mi dicevano E’ COSÌ È BASTA, poi ad un certo punto a 32 anni incontrai lui,e decisi di fare un controllo da una nuova ginecologa,giovane,bella e sorridente…e per la prima volta sentii parlare di ovodonazione!
    Fu così che girando su internet vidi per la prima volta la PROCREATEC.
    Fu amore a prima vista,gli inviai una mail e dopo un giorno mi dissero che ci sarebbero stati degli incontri in Italia.Anche il mio compagno rimase colpito subito da Angela e la dottoressa Lourdes Lopez.
    Così comincio’ il nostro percorso,fatto di esami,operazioni e paure… Non è un percorso facile,bisogna essere sempre convinti di ciò che si sta facendo, e soprattutto bisogna fidarsi tanto della clinica a cui ci si rivolge!
    Noi,abbiamo avuto parecchie difficoltà,lo spermiogramma problematico,la febbre prima della biopsia testicolare del mio lui, le miei analisi del sangue che presentavano dei problemi di coagulazione del sangue…ma ci siamo sentiti sempre seguiti da Angela,anche quando in Italia ci facevano storie per alcuni esami o farmaci. Ho sempre detto alle persone che sanno cosa abbiamo passato che sceglierei la PROCREATEC sempre,qualunque sia il risultato,c’è stato però un momento di forte dubbio dentro di me: IL TRANSFERT.
    Lui aveva la febbre alta,da parecchi giorni,io sapevo le difficoltà economiche ed emotive che ci avevano accompagnato in questi mesi,quella mattina Angela ci stava consigliando di trasferire un solo embrione blastocito,il mio compagno,si convinse subito,si fida di Angela…io anche,ma stavamo parlando dei “miei piccoli embrioni” gli avevo sognati da tutta la vita,avevo pregato perché arrivassero sani al quinto giorno…Non potevo dopo tutti questi anni ridurre tutto ad un solo embrione…pensavo…invece fu così. La dottoressa mi spiego’ tutto,filo per segno,e io e lui in lacrime capimmo che era la cosa giusta da fare.
    E’ difficile spiegare tutto quello che è successo,e’ difficile spiegare tutto quello che si prova,ma quando la dottoressa ha detto PERFETTO ,durante il transfert,e’ stata una bella emozione.
    Sono passati venti giorni,non so cosa succederà,non so cosa ci riserverà il futuro…ma io e il mio lui per ora sappiamo che le BETA sono a 230,!!!
    Grazie PROCREATEC speriamo che il sogno continui…
    Con amore … ❤️❤️ Noi e il piccolo cucciolo di embrione

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