La finestra di impianto dell’endometrio.
La finestra d’impianto dell’endometrio gioca un ruolo molto importante nell’attecchimento dell’embrione.
L’endometrio è la culla dell’embrione: s’impianterà e svilupperà al suo interno fin dal suo arrivo in utero. Il tessuto endometriale viene preparato per poter accogliere al meglio l’embrione e dargli modo di crescere e svilupparsi fino a quando non arriverà il momento del parto.
Nell’articolo vedremo come avviene la preparazione endometriale e la finestra d’impianto.
1. Come viene preparato l’endometrio nei trattamenti di Fecondazione assistita omologa?
Prima di spiegare come funziona la preparazione endometriale nei trattamenti di Riproduzione assistita, vediamo cosa succede durante il ciclo mestruale di una donna. Subito dopo la mestruazione l’endometrio cresce naturalmente in quella che viene chiamata la fase follicolare, grazie agli estrogeni prodotti dallo stesso follicolo. Nella fase lutea, quindi dopo l’ovulazione, l’ovaio produce il progesterone necessario per facilitare l’impianto dell’embrione. Tra i cinque e i sette giorni dopo l’ovulazione.
Nei trattamenti di riproduzione assistita con ovociti propri, l’endometrio cresce grazie agli estrogeni che vengono prodotti dai follicoli durante la stimolazione. La crescita dei follicoli corrisponde alla crescita endometriale e il giorno del pick up ovarico viene aggiunto del progesterone per permettere all’endometrio di essere ricettivo.
2. La preparazione dell’endometrio nei trattamenti di Ovodonazione
Quando effettua un trattamento di Ovodonazione, la paziente, soprattutto se in menopausa, non è in grado di produrre estrogeni autonomamente. L’endometrio viene preparato attraverso la somministrazione di estrogeni per via orale o cutanea. La crescita endometriale è controllata tramite delle ecografie vaginali che misurano le dimensioni e rivelano l’aspetto. La preparazione endometriale, nei trattamenti di Ovodonazione, ha una durata di circa 14 giorni, comincia sempre il secondo giorno del ciclo mestruale della paziente.
Il giorno del pick up ovarico della donatrice la paziente, che è già all’incirca al suo 18º giorno di preparazione, comincia ad assumere progesterone, la maggior parte delle volte per via vaginale, per aiutare l’endometrio a essere ricettivo. Nel momento in cui la paziente inizia l’assunzione del progesterone, l’endometrio assume un aspetto compatto pre-secretorio, e si prepara per la ricezione dell’embrione.
3. Quando parliamo di finestra d’impianto dell’endometrio a cosa ci riferiamo?
La finestra d’impianto dell’endometrio è il periodo in cui l’endometrio presenta le condizioni ottimali affinché si produca l’annidamento. È il momento in cui l’endometrio viene considerato ricettivo. Nella maggior parte delle donne, la ricettività endometriale si produce 7 giorni dopo l’ovulazione, intorno al 21º giorno del ciclo mestruale. Vi sono però donne in cui la finestra d’impianto è “spostata”: anticipata o posticipata. Per poter stabilire la finestra d’impianto dell’endometrio, è possibile effettuare una biopsia del tessuto endometriale.
Attraverso la biopsia endometriale possiamo vedere la ricettività endometriale. Il test ci aiuta a identificare il momento migliore in cui l’endometrio è pronto per il transfer dell’embrione, aumentando le possibilità d’impianto e la buona evoluzione della gravidanza. È uno strumento molecolare che analizza l’espressione di 48 geni interessati allo sviluppo della ricettività endometriale e la risposta immune materna associata con l’impianto embrionale.
È consigliato a quelle pazienti che hanno trasferito embrioni di buona qualità in almeno due o tre occasioni senza aver ottenuto la gravidanza.
4. Come si effettua la biopsia endometrial
La maniera più efficace per effettuare il test di ricettività endometriale è tramite la preparazione con estrogeni fin dal 2º giorno di ciclo mestruale. Dopo una settimana o 10 giorni, si realizza l’ecografia di controllo, per verificare la crescita dell’endometrio. Se l’endometrio ha raggiunto le dimensioni e la struttura adeguate, la paziente comincia ad assumere del progesterone e, 5 giorni dopo, si procedere con la biopsia dell’endometrio. Viene estratto un campione relativamente consistente di endometrio e sottoposto a biopsia. Circa 15 giorni dopo l’estrazione, il risultato della biopsia indicherà la ricettività della finestra d’impianto.
Nel momento in cui la paziente dovrà effettuare il transfer embrionale, la sua preparazione endometriale sarà uguale a quella effettuata durante la biopsia e l’aggiunta del progesterone verrà indicata seguendo le indicazione del risultato del test di ricettività. In questa maniera verrà creata una finestra d’impianto ricettiva e aumentate le possibilità d’impianto.
Se pensi che questo articolo possa essere di aiuto, ti invito a condividerlo per aiutarmi a diffondere informazioni utili in materia di Procreazione Medicalmente Assistita.
Nessun Commento