Piano terapeutico personalizzato in PMA

Piano terapeutico personalizzato

Un piano terapeutico personalizzato è essenziale per la riuscita del trattamento stesso.

 

Quando parliamo di piano terapeutico personalizzato nei trattamenti di fertilità ci riferiamo alla realizzazione di un protocollo dettagliato e adeguato a ciascun caso. Prima di procedere con la redazione del piano terapeutico è necessario effettuare una diagnosi personalizzata, seguendo alcuni criteri che sono uguali per tutti i pazienti.

 

Il primo criterio è l’anamnesi. L’anamnesi di un paziente include tanto i suoi precedenti personali che familiari e permette ai medici di stabilire come procedere per poter effettuare un piano terapeutico personalizzato.

 

1. L’importanza di conoscere l’anamnesi personale

 

Grazie all’anamnesi è possibile sapere la storia clinica del paziente e adottare vari accorgimenti che aiuteranno ad aumentare le percentuali di gravidanza. I fattori più importanti da tenere in conto quando si realizza un’anamnesi personale sono:

 

Caratteristiche fisiche:

  • Età
  • Peso, altezza, sesso, razza
  • Colore e tipologia dei capelli,  colore degli occhi e della pelle
  • Stato civile

 

Stato di salute generale:

  • Allergie ai farmaci
  • Farmaci che si stanno assumendo
  • Stile di vita (fumo, droghe, alcohol)
  • Interventi chirurgici previ

 

Precedenti ginecologici

  • Età del primo ciclo mestruale
  • Durata delle mestruazioni (se si ha un ciclo regolare/irregolare)
  • Data dell’ultimo ciclo mestruale
  • Gravidanze previe con lo stesso partner o con un altro
  • Aborti, cesarei

 

Precedenti medici e chirurgici

  • Salpingectomia, chirurgia ovarica, conizzazione, miomectomia, polipectomia
  • Endometriosi
  • Tiroidite
  • Diabete
  • Chemioterapia o radioterapia

 

Trattamenti previ:

  • Trattamenti di fecondazione assistita
  • Dettagli sui trattamenti effettuati: numero di ovociti ottenuti e fecondati, numero di embrioni ottenuti, sviluppo embrionale, criopreservazione embrionale

 

Una volta completata l’anamnesi personale, bisogna anche considerare quella familiare per sapere se si ha la possibilità di incorrere in malattie croniche o genetiche.

 

Infine, è essenziale apportare gli esami aggiornati, che, a seconda del trattamento e dei valori di riferimento, potrebbero dover essere integrati con esami complementari:

 

  • Esami di base (emocromo, coagulazione, biochimica, sierologie, ecc.)
  • Esami ormonali (TSH, omocisteina, vitamina D, prolattina, ecc.)
  • Esami ginecologici (pap test, ecografia vaginale, mammografia ecc.)
  • Esami genetici (cariotipo, ecc.)
  • Esami del seme (spermiogramma, test di frammentazione, ecc.)

 

2. Perché è importante un piano terapeutico personalizzato nei trattamenti di fertilità?

 

Perché la biologia non è una scienza esatta e perché il nostro corpo non è una macchina. Anche se in molti casi le indicazioni per il suo corretto funzionamento sono uguali per tutti: fare una vita sana, evitare di fare abusi, non fumare, evitare alcohol; bisogna avere degli accorgimenti che dipendono dalle sue necessità personali.

 

Se questa regola vale in generale, ancora più è da applicare nei trattamenti di Procreazione Medicalmente Assistita. Come sappiamo le cause dell’infertilità possono essere molteplici e pensare di poter adottare dei piani terapeutici standardizzati è un errore che comprometterebbe l’obiettivo di avere una gravidanza.

 

3. Cosa fare se si hanno dei dubbi sul protocollo terapeutico?

 

La prima cosa da fare è contattare il centro di PMA e chiedere di avere dei chiarimenti. Dall’altro lato troveremo sempre una coordinatrice, un’infermiera o un medico che potranno risolvere i nostri dubbi.

 

Smettere di prendere dei farmaci, o assumerne altri, non deve mai essere una decisione personale, ma un’indicazione medica che dev’essere data per iscritto (in modo che il paziente non rischi di fare confusione).

 

Il piano terapeutico personalizzato deve indicare dettagliatamente:

 

  • Durata del trattamento (continuità, sospensione, ripresa)

  • Tipologia e dose dei farmaci

  • Modalità di assunzione (alcune punture sono intramuscolari, altre sottopelle)

  • Controlli ecografici o sanguigni

 

È molto importante che venga fornito per tempo ai pazienti in modo che possano procurarsi i farmaci prima di iniziare il trattamento.

 

4. Urgenze e contatti

 

I dati di contatto del centro e gli orari di disponibilità sono essenziale per la tranquillità dei pazienti. I centri di fertilità, solitamente, non lavorano in modo continuato, hanno un orario di chiusura e la disponibilità durante i fine settimana è limitata. Per questo motivo è importante che i pazienti conoscano a priori le informazioni necessarie per organizzare i controlli in orario di apertura del centro e avere la certezza che ci sarà sempre qualcuno che potrà prendere visione degli esami e dare una risposta.

 

È opportuno che il centro preveda possibili urgenze e indicare al paziente come comportarsi:

 

  • Aver dimenticato di prendere un farmaco
  • Non aver comprato le dosi sufficienti
  • Aver rotto una fiala per errore
  • Aver preso per errore un farmaco piuttosto che un altro (è molto importante che questo non succeda)
  • Avere delle perdite post transfer

 

5. Piano terapeutico personalizzato fin dalla prima visita

 

Nel momento in cui viene effettuata la prima visita e il medico prende visione degli esami, può già indicare un piano terapeutico personalizzato provvisorio (eventuali integratori vitaminici, pillola contracettiva, vitamina d, ecc.). Come dicevamo, il corpo umano non è una macchina e quindi risponde in modo diverso agli stimoli, per questo motivo il piano terapeutico potrebbe essere modificato ad ogni controllo, l’importante è che il paziente abbia sempre tutte le indicazioni per iscritto e soprattutto, che il centro sia sempre disponibile a chiarire i vari dubbi.

 

 

 

Se pensi  che questo articolo possa essere di aiuto, ti invito a condividerlo per aiutarmi a diffondere informazioni utili in materia di Procreazione Medicalmente Assistita. 

 

 

Seguimi su Instagram

 

Angela Arlotta

arlotta.angela@gmail.com

Lascia un commento:

×