FIVET e ICSI, principali differenze.
FIVET e ICSI sono le due principali tecniche di fecondazione in un trattamento di Procreazione Medicalmente Assistita.
I biologi decideranno in laboratorio quale sarà la migliore tecnica di fecondazione, tra Fivet e Icsi, che dovranno utilizzare per poter avere maggiori possibilità di fecondazione.
Qual’è la differenza tra FIVET e ICSI?
Quando facciamo la distinzione tra FIVET e ICSI stiamo distinguendo tra due modalità di fecondazione, che avvengono sempre e comunque in laboratorio. La fecondazione in vitro viene indicata nei casi in cui non sia possibile procedere con un trattamento di Iº livello, come l’Inseminazione artificiale.
Nella tecnica FIVET la fecondazione, anche se in laboratorio, avviene in maniera naturale. Tanto gli spermatozoi che gli ovociti vengono inseriti in delle placche e gli spermatozoi più rapidi e compatibili, andranno a fecondare gli ovociti. Il rapporto di fecondazione è sempre uno a uno: uno spermatozoo per ciascun ovocita.
Nella tecnica ICSI, la fecondazione in laboratorio avviene tramite microiniezione spermatica. Gli embriologi si occuperanno d’inserire ciascun spermatozoo in ciascun ovocita, arrivando a percentuali di fecondazione tra l’80 e il 90%.
La qualità del campione di seme è essenziale al momento di decidere tra FIVET e ICSI
I valori del campione spermatico sono il primo elemento da tenere in conto nel momento in cui bisogna decidere la tecnica di fecondazione. Se ci troviamo davanti a un campione di seme normosperma, entrambe le tecniche possono essere utilizzate.
Un campione normosperma presenta dei valori di morfologia, motilità, concentrazione, volume, che rientrano nei parametri stabiliti dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità.
L’utilizzo della tecnica ICSI è indicato quando ci troviamo davanti a casi di:
– astenospermia, quando la motilità degli spermatozoi è bassa
– oligozoospermia, bassa concentrazione
– teratozoospermia, bassa percentuale di spermatozoi con buona morfologia.
In questi casi, infatti, il problema è sormontato dal fatto che gli embriologi scelgono lo spermatozoo e lo microiniettano direttamente dentro l’ovocita.
Come si può migliorare il campione di seme?
Quando si è davanti a un campione di seme che presenta dei valori anormali, con percentuali che si avvicinano comunque alla normalità, è possibile migliorarne la qualità con alcuni accorgimenti semplici da adottare: una dieta sana, eliminazione di alcool e fumo, uno sport moderato, l’utilizzo di antiossidanti che possono essere prescritti dal proprio centro di fertilità.
Ci sono casi però in cui questi accorgimenti “caserecci” non sono sufficienti e bisogna agire in maniera distinta. È in questo momento che gli embriologi decidono di utilizzare delle tecniche di selezione spermatica che possono migliorare la qualità del seme.
Le tecniche PICSI o Fertile Chip
Queste due tecniche permettono di scegliere lo spermatozoo migliore prima della microiniezione introcitoplasmatica. Sono delle tecniche che vengono utilizzate quando ci ritroviamo davanti a campioni di seme con alta percentuale di frammentazione. Per poter vedere la percentuale di frammentazione di un campione di seme, è necessario procedere con un esame specifico che si chiama Test di frammentazione spermatica.
Il test di frammentazione aiuta a capire la percentuale di spermatozoi affetti da apoptosi, cioè da morte cellulare programmata. Questi spermatozoi hanno la capacità di fecondare gli ovociti e anche di permettere all’embrione d’impiantarsi, ma la morte cellulare programmata non darebbe modo all’embrione di continuare a svilupparsi.
La frammentazione spermatica è una delle cause di mancato impianto o aborti ripetuti, per questo motivo, è un esame che i centri di Procreazione assistita richiedono prima di procedere con un nuovo tentativo.
Cos’è la PICSI e come funziona?
La tecnica PCSI consiste nel depositare alcune gocce di liquido spermatico previamente capacitato in delle gocce di liquido sintetico, collocato in alcune placche speciali. In questo modo gli spermatozoi di buona qualità, rimangono bloccati all’interno di queste gocce e l’embriologo può utilizzarli per la microiniezione.
Cos’è il Fertile Chip e come funziona?
Il Fertile Chip è uno strumento composto da due camere collegate tramite un canale microfluido. Il liquido seminale viene inserito nella camera di entrata e solo gli spermatozoi non frammentati riusciranno a raggiungere la camera di uscita. In questo momento l’embriologo sceglie gli spermazotoi per la microiniezione.
Naturalmente l’utilizzo di una tecnica o l’altra dipende dalla qualità spermatica il giorno del pick up ovocitario. Saranno gli embriologi a decidere quale delle due tecniche utilizzare prima di procedere.
Se pensi che questo articolo possa essere di utilità per chi come te sta cercando di raggiungere una gravidanza tramite PMA, condividilo.
Stefania
Articolo interessante! Leggendo, penso quante coppie oggi si trovano in difficolta ad avere i figli. Quali hanno i problemi serissimi di salute… Grazie alle tecnologie innovative oggi tutto è possibile, come sappiamo già esistono le tecniche di procreazione assistita. Sfogliando le pagine internet mi sono imbattuta in un articolo di legge: https://maternita-surrogata-centro.it/maternita_surrogata.pdf. Spero che sarà utile per molte copie. Buona lettura!
Angela7919
Grazie Stefania. Grazie anche per l’articolo che hai condiviso. Molto interessante.