Poliabortività in PMA, cause ed esami

POLIABORTIVITÀ IN PROCREAZIONE ASSISTITA, CAUSE ED ESAMI

La poliabortività in procreazione assistita è uno dei momenti più devastanti da affrontare nella vita di una donna.

Dopo aver raggiunto il tanto desiderato traguardo della gravidanza, dover affrontare uno o più aborti è devastante per la donna, o la coppia, che si è sottoposta a un trattamento di procreazione assistita. 

Poliabortività in procreazione assistita quali possono essere le cause.

Nella società odierna la ricerca della gravidanza avviene in età sempre più avanzata. Tanto le donne come gli uomini cominciano a cercare una famiglia solo dopo aver realizzato altri obiettivi: gli studi, la carriera, il divertimento. Tutto si sposta nel tempo e tutto diventa molto più difficile. L’orologio biologico della donna fa comunque il suo corso e la quantità e qualità ovocitaria peggiorano con il passare del tempo. Per quanto riguarda gli uomini, nonostante la loro capacità di concepire si protrae molto più a lungo nel tempo, lo stile di vita, il fumo, lo stress, a volte la tipologia di lavoro che li sottopone a radiazioni chimiche, peggiorano la qualità degli spermatozoi.

La qualità dei gameti è quindi una delle principali cause di poliabortività in procreazione assistita. Nel momento in cui avviene la fecondazione, gli embrioni vengono lasciati in coltura in laboratorio. La selezione naturale farà in modo che solo quelli più forti possano arrivare fino al 5º giorno di sviluppo contribuendo a creare percentuali di attecchimento molto alte. Una prima selezione avviene quindi in laboratorio. Ma la qualità dei gameti continua a esprimersi anche dopo l’impianto. Perché l’embrione possa continuare a svilupparsi utero, è necessario che sia sano e forte e non presenti malformazioni cromosomiche date dalla qualità dei gameti.

La qualità dell’embrione rappresenta il 70%  di possibilità nella gravidanza.  Il 30% restante dipende da altri fattori che sono comunque molto importanti affinché la gravidanza arrivi a termine.

Fermo restando che la percentuale di aborto per qualsiasi donna in età inferiore ai 40 anni è intorno al 10-15%, nel momento in cui si hanno episodi di poliabortività è necessario effettuare i giusti controlli per poter scartare almeno alcune cause, estranee alla qualità degli embrioni.

Gli esami richiesti nei casi di poliabortività in procreazione assistita:

  • Coagulazione del sangue. Se la donna è affetta da qualche problema di coagulazione del sangue, la creazione di trombi può essere una causa di aborto. Uno studio più dettagliato della coagulazione sanguigna, tramite uno screening delle trombofilie, può rivelare la presenza di Mutazioni (per es. del gene MTHFR, della proteina S, Fattore V Leiden ecc.) che, se non vengono trattate con un anticoagulante specifico, possono far sì che si abbia un aborto nei primi mesi di gravidanza.
  • Isteroscopia e coltura endometriale. È un altro degli esami che viene richiesto alla donna per poter scartare un’ulteriore causa di aborto. La struttura dell’utero, la presenza di aderenze, di polipi, di miomi, possono compromettere lo sviluppo del feto e causare uno o più aborti se la diagnosi non viene effettuata per tempo. La coltura endometriale aiuta a riscontrare eventuali infiammazioni all’interno del tessuto endometriale, che è la culla dell’embrione.

Quali esami deve effettuare l’uomo in questi casi?

  • Lo spermiogramma. È l’esame principale. Grazie allo spermiogramma è possibile che alcuni valori siano nella norma: morfologia, volume, motilità, concentrazione. Ma non vengono evidenziati altri fattori che interessano la catena del DNA spermatico.
  • Test di frammentazione. Viene effettuato per rilevare gli spermatozoi con alta percentuale di frammentazione della catena del DNA. Gli spermatozoi con catena frammentata possono fecondare, ma con il passare dei giorni, porteranno l’embrione a bloccarsi e quindi possono essere causa di aborto spontaneo. Nel caso in cui le percentuali di frammentazione risultassero elevate, verrebbero utilizzate delle tecniche di selezione spermatica. 
  • FISH TEST. È un test che studia la percentuale di anomalie cromosomiche negli spermatozoi. Come sempre si parla di percentuali, non si hanno mai dei numeri assoluti, ma è importante per stabilire se bisogna sottoporre gli embrioni a Diagnosi Genetica Preimpianto e scartare gli embrioni aneuploidi, che presentano quindi delle anomalie. 

Come abbiamo sempre detto una gravidanza è multifattoriale, trovare le possibili cause di poliabortività è importante per evitare di effettuare vari trattamenti rischiando di avere sempre lo stesso risultato.

Angela Arlotta

arlotta.angela@gmail.com

Sono Angela Arlotta, Fertility coach con oltre 11 anni di esperienza in trattamenti di Procreazione assistita. Molti pazienti mi considerano il loro "angelo" per averli sempre seguiti con amore. Io mi considero semplicemente una persona che con umiltà e dedizione prende a cuore ogni caso e lo trasforma nella sua più grande missione: dare un appoggio scientifico ed emotivo a tutti i pazienti che devono effettuare un trattamento di PMA.

Nessun Commento
Lascia un commento: